Mapping

È una tecnica digitale di elaborazione immagini e modellazione applicata all’architettura attraverso l’utilizzo di proiettori ad alta luminosità e definizione, per interno o esterno. Con la tecnica del restauro architettonico luminoso si restituisce, tramite luce e colore, vita a edifici storici, riproducendone decorazioni ed ornamenti originali, creando così inedite esperienze di grande impatto emotivo. Una speciale attenzione viene riservata alla calibratura delle immagini per garantire l’uniformità cromatica della scenografia e la corrispondenza con i colori dei fregi.
Che siano statiche o dinamiche, proiezioni e videoproiezioni, si inseriscono a pieno titolo nelle evoluzioni creative dell’arte visiva contemporanea dove la luce diventa strumento di interazione tra forme e volumi della costruzione, creando scenografie animate, lanciando messaggi e giocando con le grafiche in movimento. Un caleidoscopio dalle infinite sfumature senza alcun limite alla creatività. Per esaltare i dettagli architettonici ma anche per stravolgerli con ambientazioni nuove e scenari mai visti senza intaccare la struttura fisica dell’edificio.
Grazie alla competenza e all’esperienza di Goboservice e Shworba per la prima volta in era moderna si è rinnovata l’anima dorica della cattedrale di Siracusa. L’occasione è giunta per le celebrazioni per i 25 secoli dalla fondazione del tempio di Athena. L’amministrazione comunale presieduta da Francesco Italia ha accettato la proposta dell’azienda di ricreare con un mapping statico l’architettura originaria dell’edificio realizzato nel 480 a.C. per volere del tiranno Gelone in seguito alla vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Imera. Si tratta di un lavoro ad elevatissimo contenuto tecnologico. Le colonne, ancora visibili sul prospetto di piazza Minerva e gli altri elementi architettonici propri del tempio sono stati mappati tramite un’apposita griglia consistente in un piano cartesiano utilizzato per stabilire i punti di riferimento necessari a comporre il mosaico complessivo della proiezione.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Ibam-Cnr che, sotto la responsabilità scientifica di Francesco Gabellone, ha collaborato fornendo l’immagine in 3D del tempio, i relativi prospetti “renderizzati”, segmentati e ridimensionati per permettere la proiezione del colonnato laterale e del retro del tempio.

Lungo e laborioso è stato il lavoro di elaborazione grafica dei gobos full color per garantire la corretta resa dei colori, la compensazione dei volumi disomogenei dell’edificio e la distorsione delle singole proiezioni. Il tutto per rendere uniforme e coerente l’immagine finale generata dai 26 proiettori utilizzati per illuminare le due facciate e ridare vita al tempio greco.

Ma non è bastato questo. La cattedrale – secondo alcuni studiosi la più antica chiesa cristiana d’Europa – racchiude due millenni e mezzo di creatività artistica. La facciata barocca, costruita su quello che originariamente doveva essere il retro del tempio magnogreco, ha anch’essa ricevuto le sue “pennellate” di luce che hanno messo in risalto statue, fregi e architravi con un lavoro se possibile, ancora più particolareggiato.
Il risultato finale è stato molto apprezzato dai cittadini di Siracusa che insieme a tanti turisti e rappresentanti dei media nazionali, hanno visto risplendere il tempio come scenario di una performance artistica realizzata dai giovani dell’Accademia d’arte del dramma antico dell’INDA.

I proiettori utilizzati sono stati gli innovativi Divum ideati e prodotti dall’azienda stessa. I Divum sono particolarmente adatti per questo tipo di allestimenti artistici grazie all’uniformità luminosa generata da cob led e sistema ottico a basso consumo ed elevato livello energetico che con 200 W è in grado di generare in output 11.000 lm. Da aggiungere che con la certificazione Ip54 i compatti proiettori non temono condizioni meteo avverse.
Goboservice, insieme alla sua Start Up operativa Shworba – che ha curato lo sviluppo del progetto dall’ideazione grafica al posizionamento dei proiettori – ha dato l’ennesima dimostrazione delle grandi potenzialità culturali e innovative delle proiezioni analogiche capaci non solo di generare esperienze visive particolarmente emozionanti ma anche di ridare forma e consistenza a tesori sepolti nel tempo.